La boxe roba da uomini? Ecco le donne dell’Asd Boxe Latina
di Arianna Salpietro –
Salire sul ring non vuol dire solo difendersi dal proprio avversario o difendersi dalla vita, ma è un modo per fidarsi di se stessi e degli altri attraverso uno sport umile e faticoso come la boxe. Questo sport rappresenta il mix perfetto di determinazione, paura, diffidenza e speranza che anima ogni colpo. Nella Asd Boxe Latina non ci sono differenze, né donna né uomo, né bello né brutto, né ricco né povero, né colto né stolto… ma solo una palestra in cui conta allenarsi imparando l’amore per questo sport e il rispetto degli altri.
Nella palestra più antica di Latina, che conta molti talenti, sono presenti tre donne che ogni giorno si allenano con passione e disciplina, la più piccola è Beatrice Schiavon, in ordine di età Veronica Pecorilli e Serena Stocco a cui ho avuto la possibilità di fare qualche domanda…
Come è nata la passione per questo sport?
Beatrice “La mia passione è nata per caso tre anni fa, ho iniziato con la difesa personale e piano piano mi sono avvicinata a questo sport. Ho provato e me ne sono subito innamorata”.
Veronica “La passione per questo sport è nata quando ero piccolina, vedevo dei film con mio padre che mi ha trasmesso questa passione che man mano ho coltivato ed è rimasta mia”.
Serena “La mia passione è nata da piccola, già a 14 anni mi sarebbe sempre piaciuto farlo, ma i miei genitori non erano molto d’accordo. Poi una volta raggiunta la maggiore età e più autonomia ho deciso di fare boxe e non ho più smesso”.
Perché hai scelto la Boxe Latina?
Beatrice “Perché è una buona palestra con un ottimo sistema, gli allenatori sono bravi e funziona tutto bene. Ognuno ha il suo spazio e cerca di migliorarsi ogni giorno”.
Veronica “Inizialmente mi sono informata sulle varie scuole di boxe di latina. Ho scelto questa palestra per gli insegnati e perché si concentra esclusivamente sulla boxe senza operare altre discipline. Sono esperti in questo campo e a me interessava esclusivamente questo, quindi ho scelto la Boxe Latina”.
Serena “Ho scelto questa palestra inizialmente per puro caso, non sapevo dove facessero boxe a Latina ma ci passavo tutti i giorni per andare a scuola quando ho letto Boxe Latina mi sono informata e sono rimasta. Mi è piaciuta subito, sia le persone che i maestri, poi ho trovato delle compagne fantastiche con cui allenarmi ”.
Cosa significa per te salire sul ring?
Beatrice “È una bella sfida. Quando sali sul ring sei solo tu contro l’avversario e conta solo quello. Vincere è una soddisfazione personale, ripaga il tuo impegno negli allenamenti e tutto viene finalizzato per quei pochi minuti che sei sul ring, è un’emozione unica, anche solo allenarsi e salire sul ring ”.
Veronica “Salire sul ring è una metafora della vita, quindi affrontare ogni difficoltà. Quando sali sul ring non affronti solo la persona che hai davanti ma anche te stesso. Per quanto tu possa avere la forza di affrontare una persona o meno, fare del male conta poco nella boxe, l’importante è essere umili ed è quello che ti insegna questo sport”.
Serena “È un’emozione indescrivibile, è bellissimo sembra di stare in un altro mondo. È diverso da quando ti alleni in palestra, sul ring è tutta un’altra cosa, infatti mi piacerebbe molto fare qualche incontro”.
Cosa significa essere donna in questo mondo di uomini?
Beatrice “La vita è una lotta continua, anche solo per conquistarsi i propri diritti e libertà. Questo sport sta cambiando, anche le donne stanno acquisendo le loro posizioni, mostrano il loro carattere, non sono più le donne di una volta”.
Veronica “Penso che la donna sia fondamentale in molte sfaccettature, ancora oggi lottiamo per dei diritti che sono molto importanti. Anche il fatto di vedere la boxe da un punto di vista femminile è una conquista positiva perché ai tempi era visto esclusivamente come uno sport prettamente maschile che non era adeguato o salutare per una donna”.
Serena “Io ci sono entrata da poco però credo che sia difficile essere donna sia nello sport che nella società, è molto sottovalutata ma la donna è la figura più importante”.
Che consiglio daresti alle ragazze che si avvicinano alla Boxe?
Beatrice “La boxe è visto come uno sport prettamente maschile, ma direi di non aver paura di provare cose nuove perché qualsiasi cosa vuoi fare, puoi farla. Quindi è importante metterci tutto te stesso con la tua passione”.
Veronica “Il mio consiglio dipende da come affrontano la boxe, se deriva da una passione o se iniziare un semplice sport quindi scegliere la boxe a caso. La boxe è uno sport molto umile che bisogna affrontare con molta testa oltre che col corpo, quindi bisogna essere pronti anche psicologicamente non solo fisicamente”.
Serena “Deve essere uno sport che ti piace, però io credo che i sogni bisogna sempre coltivarli ed è fantastico farli avverare”.
Che atmosfera si è creata all’interno della palestra?
Beatrice “L’atmosfera è tranquilla, anche se durante l’allenamento non c’è neanche tempo per scambiare due parole perché ognuno è concentrato sul proprio lavoro. A volte noi ragazze abbiamo l’impressione di essere ‘”fuori posto” in un ambiente maschile, ma sanno che se siamo lì ogni giorno e ci alleniamo duramente vuol dire che ci crediamo veramente, vogliamo fare la boxe. Veniamo considerate alla pari.”
Veronica “All’interno della palestra si è formata un gruppo stretto, siamo tutti abbastanza uniti nonostante noi siamo solo tre donne rispetto alla dozzina di uomini. Si potevano andare a creare delle situazioni scomode invece siamo molto uniti tutti quanti nella piena tranquillità e serenità”.
Serena “L’atmosfera in palestra è bellissima, noi tre ragazze siamo affiatate e ci alleniamo sempre insieme cercando di essere unite come gruppo anche con i ragazzi”.
L’atmosfera in casa Prezioso è tranquilla, non è la violenza che fa da padrone ma la forza dell’atleta “l’amatore come l’agonista, conosce il sacrificio, il coraggio, la lealtà, la tenacia. Lo conosce il bambino, l’adulto, le gentili signore, tutti coloro che vivono il ring della Boxe Latina”.
Questa è la filosofia dell’Asd Boxe Latina alla vigilia dei suoi primi sessant’anni di vita. Sul ring dopo il primo gong, l’obiettivo non è colpire l’avversario con brutalità, spesso sinonimo associato a questo sport, ma “con tecnica, intelligenza ed astuzia”.