Sobrietà ed eleganza fino all’ultimo dettaglio.
Lo stile e la tendenza dei “Mod” degli anni ’60.
di Desirè Baratta –
Nel 1965 i The Who cantavano “My Generation”, diventando da lì a poco una delle più grandi band dal vivo di sempre. Cosa c’entra un gruppo rock con un articolo sulla moda? Da sempre gli artisti più eccentrici, le cosiddette “bestie da palcoscenico”, ispirano e si lasciano ispirare dalle voghe!
I The Who, portabandiera del movimento “Mod” inglese, mi hanno fatto pensare ad un giubbotto che tutt’ora è un must tra i giovani: il parka! Una converse ai piedi, jeans, t-shirt, parka e via! Magari su una bella vespa anni ’50…
Il termine mod è l’abbreviativo di modernism, coniato per definire i fan del “modern jazz”, e fa riferimento alla Londra degli anni ’50 e ’60 e alla subcultura dei giovani di quell’epoca.
Siete mai stati ad un raduno di mod nella turistica città marittima di Terracina? Potreste restare incantati dallo stile di alcuni ragazzi che in modo geniale mixano passato e presente, esprimendo il fascino inglese e quello italiano, tra il modernismo stravagante tipico dell’Inghilterra e l’intramontabile charme degli scooter made in Italy, come la Vespa e la Lambretta.
“Ready Steady Go” (Pronti, partenza e via) è il nome di un programma televisivo trasmesso nei primi anni ’60 realizzato per parlare di musica pop. Nasce precisamente nel 1963 e si fonda su un’idea originale, quella di utilizzare come presentatori solo teenagers. Pare che la presentatrice, Cathy Mc Gowan, sia stata scelta tra le numerose aspiranti perché durante il provino, alla domanda “Qual è secondo te la cosa più importante per i giovani di questo paese?” avrebbe risposto “I vestiti!”. Ed è questo che rende particolare la moda di quegli anni. Questa eleganza di stampo borghese. Un tour the force tra locali e negozi alla moda che caratterizzava la vita al di fuori del lavoro.
Gli anni ’60 sono l’epoca della democratizzazione della moda, del pret à porter, di uno stile elegante nel vestire più alla portata di tutti. Quando nel 1966 Yves Saint- Laurent introduce i jeans nella sua collezione, astutamente dichiara di “dover scendere in strada”; l’haute couture inizia allora a coniugare l’eleganza distinta con uno stile giovane e anticonformista, ben rappresentato dai mods che ad oggi, anche se in minoranza, si fanno ostentatori di uno stile pulito e casual di grande tendenza.
Come ci conferma Natasha, 21 anni di Terracina, alla quale abbiamo chiesto cosa le piacesse indossare nei tiepidi (?) pomeriggi invernali. “Il mio fidanzato ha una vespa nera molto singolare e nei fine settimana facciamo dei bei giri, costeggiamo il lungo mare insieme ad amici. A me piace tantissimo indossare il parka, una sciarpa molto larga ed occhiali da sole; l’essenzialità di questo tipo d’abbigliamento mi fa sentire comoda e “in”! Tutti dovrebbero avere questo giubbotto nell’armadio perché è confortevole e funzionale, soprattutto per quelli che amano andare sulle due ruote!”.
Per cui vi dico: il passato è attualità, l’attualità è moda. Volete adottare uno stile comodo e trendy e non passare inosservati? Vi consiglio un bel parka verde come quello riportato in foto, la favolosa converse e magari, perché no, un bel mezzo a due ruote pieno di specchietti!
Buone compere e “Ready Steady Go”!