Amaro fine anno, il Latina perde in casa. Rischio pesante mentre Somma esce dal campo fra calde contestazioni
di Alga Madìa –
Si presentano in campo le due squadre, i nostri e il Pescara, accompagnate da un babbo natale a sottolineare che questa partita si gioca nel bel mezzo delle festività natalizie.
Partiti, direbbe Bruno Pizzul, arrivano le prime emozioni dopo poco.
All’undicesimo Dimitru fa passare la palla di poco sopra la traversa tra imprecazioni e applausi. Il solito bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno: chi lo vede come un buon inizio, chi come un’occasione perduta. Partita vivace ma non troppo, qualche spunto e qualche fallo di troppo, e si arriva ad un altro contropiede per noi a guida Schiattarella che prende ancora la traversa, quasi all’incrocio dei pali. Peccato, stavolta davvero, siamo al 28′ e la sua azione in velocità aveva fatto sperare in un gol.
A guardar giocare il Latina, parrebbe corrispondere a verità quanto detto dall’allenatore e dal presidente Maietta, che la squadra è in salute, io da quel che vedo mi sembrano in forma i nostri, reattivi, che costruiscono azioni. Continuiamo ad attaccare. Si gioca. Il Pescara fa falli come può. Al 37′ una punizione ai danni d Acosty, a pochi centimetri a lato della linea di rigore .
Nulla di fatto neanche nel successivo, conseguente calcio d’angolo. Ci avviciniamo al termine della prima parte di gioco. Per ora Somma è sufficientemente tranquillo, non mancano le occasioni e le reti sfiorate.
Pausa, dopo tre minuti di recupero e l’ultima azione pericolosa nella nostra area. La prima. E tutto. Scendo a godermi il sole.
Si rientra in campo, la novià di oggi è la voce dello speaker Giuseppe Baratta che riesce sempre a mettere entusiasmo fra i tifosi mentre le squadre ricominciano a giocare.
Ripresa sempre di marca nerazzurra che copre tutto il campo
Ci avviciniamo a grandi passi e senza novità consistenti alla fine della partita, miracoloso Farelli quando di spalla interviene sulla corta deviazione di Lapadula.
Ora spingono di più gli ospiti che trovano incredibilmente il gol: Benali dalla sinistra la mette in mezzo e trova la facile conclusione dell’albanese Memushaj. 0-1.
Vergognoso poi, e degno di nota carica di indignazione, il gesto dello stesso capitano e autore del gol che durante l’esultanza dà un calcio al microfono ambientale posto a bordo campo: doppia ammonizione ed espulsione per il giocatore che lascia i suoi in 10.
La risposta del Latina è tutta nella mezza rovesciata e nel tiro fuori area di Schiattarella, tornato a centrocampo, entrambi deboli e fuori dallo specchio della porta. Anche Jefferson e Ammari entrati poco prima dei cinque minuti di recupero non riescono a cambiare le sorti di una partita ormai compromessa.
Triplice fischio finale, arrivano forti le contestazioni più calde contro mister Mario Somma, il quale in conferenza stampa sminuisce, accetta la critica ma tiene a ricordare e a far valere i suoi due campionati vinti in serie B.
Mentre qualcuno rimpiange Iuliano, lui si dice fiducioso in virtù della professionalità dei giocatori che compongono la squadra per il 2016 che tutti vediamo ormai nettamente in salita.
Forse affidarci alla buona stella a questo punto potrebbe portare un risultato migliore, peggio non si poteva concludere l’anno. Povero Latina nostro.