Silvia Stibilj, un oro che non fa parlare
di Marina Bassano –
Un oro e un argento ai mondiali non sono bastati per ricevere un articolo in prima pagina o un servizio sui telegiornali nazionali. Eppure i mondiali dovrebbero essere mondiali per tutti. E’ un risultato internazionale, sul gradino più alto, significa essere il più forte al mondo, qualcosa dovrà pur significare.
Sappiamo fin troppo bene però come funziona l’informazione in Italia, ci sono ori che “vanno”, che fanno ascolti, che sono “cool”, magari supportati da un business di un certo peso, e ori che lo sono di meno.
Come quello di Silvia Stibilj, la pattinatrice triestina ventiduenne che nell’ultima edizione dei mondiali della sua specialità, il pattinaggio artistico su rotelle, ha conquistato l’oro nella categoria Solo Dance, e l’argento in coppia con Andrea Bassi nel Free Dance.
Appartenente alla storica associazione PAT (Pattinaggio Artistico Triestino) ha iniziato a danzare sulle rotelle dei pattini all’età di due anni e mezzo, e ha come punto di riferimento l’altra fuoriclasse triestina, Tanja Romano. Silvia ha una innata capacità di emozionare e esprimere a pieno sé stessa attraverso il suo corpo che si armonizza completamente con i pattini e con la musica.
Reduce dalla vittoria a Luglio nel campionato italiano assoluto, in occasione dei mondiali svolti a Settembre in Colombia, ha danzato sulle note di Manuel Garcia tratte dall’opera “El poeta calculista”.
Tre 10, tre 9.9 e un 9.8 nel punteggio artistico la dicono lunga sulla perfezione della sua gara, così come parla per lei suo palmares è già fitto di medaglie e piazzamenti importanti a livello internazionale tra cui spicca il primo posto nel 2012 ai mondiali juniores in Nuova Zelanda.
Per fortuna la rete oggi può decidere se una notizia è rilevante al di fuori dei canali di informazione tradizionali, come avvenuto in questo caso. Come riporta la stessa Silvia, la sua pagina facebook è passata in tre giorni da duemila a undicimila like e ha ricevuto più di cinquecento messaggi, ai quali Silvia ha intenzione di rispondere personalmente senza tralasciarne nessuno.
Una ragazza umile e timida, anche in gara, ma che riesce a far prevalere la determinazione verso il suo obiettivo: fare bene nel pattinaggio che è la sua vita. Sperando che questo sport possa arrivare alle olimpiadi, Silvia si gode il suo momento, dal gradino più alto del mondo, con il suo oro che pesa quanto quello di più illustri colleghi.