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Top Volley, il gigante Semenzato.

di Arianna Salpietro –

Classe 1981, il veneziano Andrea Semenzato è il centrale numero 16 della Top Volley Latina. La sua carriera inizia nelle file della B1 nel club Sisley Volley di Treviso nel 1997 fino a quando nella stagione 2000-01 esordisce in massima divisione. Nella stagione successiva viene subito ingaggiato dal Marmi Lanza Verona in serie A2, società che vede presente per ben cinque stagioni il centrale di 208 cm di altezza. Non male, vero?

Nelle cinque stagioni veronesi vince la Coppa Italia di Serie A2, la promozione nel massimo campionato italiano e l’11 giugno del 2001 fa il suo esordio questa volta in maglia azzurra nella nostra nazionale italiana durante la partita con gli Stati Uniti.

Nella stagione 2006-07 passa in Serie A1 alla M. Roma Volley, vincendo la Coppa CEV 2007-08 ma dopo i due anni capitolini lascia la città e torna di nuovo a Verona. Nella stagione 2009-10 viene ingaggiato per Acqua Paradiso Monza ma in quella successiva lo troviamo nel club Copra Morpho Piacenza. Non voglio tralasciare che nel 2006 è stato convocato nelle squadra del campionato mondiale svolto in Giappone, la vittoria però è andata nelle mani del Brasile, per la seconda volta consecutiva.

Nella stagione 2011-12 gioca nella Fidia Padova, mentre in quella del 2012-13 veste per due anni la maglia della Sir Safety Perugia fino a quando la nostra società pontina non lo chiama a disputare l’odierno campionato SuperLega UnipolSai passando alla Top Volley di Latina giocando sul parquet del Palabianchini tra gli applausi dei tifosi e gli abbracci dei compagni di squadra la quale all’ottava giornata di ritorno si ritrova con 34 punti e in sesta posizione nella classifica Regular season SuperLega, assicurandosi con cinque giornate d’anticipo rispetto alla fine del campionato l’accesso ai play-off.

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Contro Milano Semenzato dai nove metri non sbaglia un colpo, schiaccia a 345 cm e mura a 335 cm “dall’alto della sua esperienza” diventa la nostra seconda torre pontina.
Perché non leggete la mia intervista?

Ad inizio stagione hai avuto qualche problema fisico, come hai gestito la situazione per tornare in forma smagliante?

“Da un lato ho gestito io la situazione, dall’altro lato sono stati molto bravi i membri dello staff medico e l’allenatore a trovare la chiave giusta per venire fuori da questa problematica. Ci è voluto tempo e tanta pazienza ma adesso sto bene e piano piano sono riuscito a rientrare a giocare, questo era un mio obiettivo e vediamo adesso di continuare così”.

Tornato nel Lazio, come ti trovi tra le file della Top Volley Latina?

“Mi trovo molto bene, fin dall’inizio ho avuto ottime impressioni. Ripeto che, il fatto di non esser stato bene a inizio stagione sicuramente non mi ha fatto vivere bene i primi mesi, però grazie alla grande competenza che ho trovato riuscendo a mettermi a mio agio e a farmi stare tranquillo riguardo alle mie problematiche fisiche, col tempo mi ha fatto bene e mi ha fatto integrare molto meglio all’interno del gruppo. Adesso devo dire che mi sto godendo appieno l’ambiente e mi sto trovando davvero bene”.

Cosa ti piace di più della tua squadra?

“ La squadra è  un mix di giocatori, secondo me, scelto molto bene. Fin da subito si è capito al di là del potenziale tecnico di buon livello necessario per ambire a posizioni di alta classifica. Oltre l’aspetto pallavolistico ho trovato brave persone e sono molti anni che gioco e conosco tanti giocatori ma quest’anno non ho niente da dire su nessuno insomma i risultati sul campo sono lo specchio di quello che succede fuori”.

Invece della nostra città?

“Sicuramente Latina è una  città molto carina ed accogliente.  Quello che mi piace di più  è il clima, essendo un po’ meteoropatico fa sempre piacere svegliarsi col sole e godersi le belle giornate. Sinceramente  nei miei momenti liberi difficilmente sono a Latina, mi muovo per raggiungere la famiglia e la mia ragazza, quindi la sto godendo poco ma ripeto la trovo una città molto accogliente, una città a misura d’uomo”.

Quanto è difficile  giocare lontano dalla famiglia e dall’amore?

“Negli ultimi anni un po’ di più rispetto a prima,  sono quindici  anni che sono fuori casa e gioco in serie A. Se prima non avevo nessun problema a stare fuori anche per dei mesi, senza vedere la famiglia o la ragazza e comunque  senza poter godere degli effetti più cari, ultimamente è più difficile. Ma penso che la vita funzioni così, che ogni cosa debba avere il suo tempo anche se questi ultimi anni avrei avuto piacere ad avere più vicino i miei affetti ma le scelte sono state diverse. Certo nulla di tragico o drammatico anche perché fortunatamente con qualche ora di treno o di macchina sopperisco alla mancanza”.

Cosa ne pensi del tifo del Palabianchini?

“Posso dire che ho giocato in Palazzetti dove il tifo rappresentava l’uomo in più in campo, questo non è il nostro caso, purtroppo. Per svariati motivi so che ci sono stati dei problemi gli anni scorsi e qualche attrito con la tifoseria ma può essere ragionevole.  Quello che posso dire è sicuramente che mi aspettavo ci fosse più seguito con questa stagione, che ci si innamorasse un po’ di più di noi e della squadra. Invece continuiamo su una media bassina ed è un peccato. Nelle ultime partite in casa nonostante i pochi presenti, siamo riusciti a dare spettacolo, a fare il nostro gioco ed esprimere una buona pallavolo. Mi viene da chiedere se ci fosse più pubblico potremmo dare quel qualcosa in più. Ora che ci avviciniamo ai play-off, che praticamente sono un altro campionato, speriamo che arrivi più seguito”.

Avete concluso la partita contro Milano in un’ora, quale è stata la chiave di volta?

“La partita di Milano era pericolosa per certi aspetti anche per come poi si è posta, su un livello di gioco medio-basso che poteva condizionare anche la nostra postazione. Siamo stati bravi a gestire questi momenti in cui il gioco non era così brillante mantenendo l’attenzione alta e credo che questo sia stato l’elemento che più ci ha aiutato. Inoltre la nostra ambizione di arrivare ai play-off automaticamente ci ha sicuramente spinto a dare il meglio”.

Siete automaticamente ai play-off, quali sono i vostri obiettivi?

“Non lo so me lo chiedono in tanti, ma posso dire che siamo ambiziosi, abbiamo un allenatore ambizioso che ci sta spronando a dare il meglio di noi stessi e ripeto dal punto di vista tecnico, secondo me, siamo in continua crescita e questo non può che rasserenarci e tranquillizzarci in vista dei play-off, che saranno sicuramente molto impegnativi. Invece dal punto di vista delle energie fisiche, ora vedremo di lavorare in modo tale da arrivare col serbatoio bello pieno per spendere tutto quello che abbiamo e per sognare. Credo che possiamo concedercelo anche perché oggettivamente abbiamo tutte le possibilità”.

Una tua opinione sul campionato giocato fino ad ora?

“Come sempre accade in questo periodo dell’anno c’è rammarico per aver lasciato dei punti per strada, quanti non lo so, a memoria me ne ricordo dai 5 agli 8. Questo potrebbe essere indice di dove in realtà, ora potremmo essere a questo punto della stagione in classifica, però guardare indietro non fa mai bene. Noi adesso abbiamo un calendario da qui alla fine abbordabile, abbiamo dei match importanti contro squadre di primo livello, come ad esempio Macerata e Modena, quindi secondo me il percorso è quello giusto per arrivare ai play-off nel migliore dei modi”.

Hai indossato la maglia azzurra, quali dovrebbero essere gli obiettivi di questa Nazionale italiana?

“Non lo so, perché dopo la manifestazione dell’estate scorsa del mondiale è tutto un po’ da rifondare. Lo conferma il fatto che siano cambiati alcuni membri dello staff, probabilmente c’è stata anche una rivoluzione in termini di convocazione di giocatori… Insomma vedremo. Credo che il potenziale ci sia sicuramente, ci sono dei giovani giocatori molto interessanti. Credo che l’estate scorsa abbia avuto il sopravvento un atteggiamento di superficialità, un po’ di presunzione conoscendo alcuni giocatori e che si sia dato più spazio all’aspetto mentale che non a quello puramente tecnico. Penso che il binario giusto sia tornare umili a tutti i livelli ed approcciare scelte tecniche più che una leadership mentale perché prima bisogna vincere e confermarsi con i risultati, poi ci si può anche montare la testa anche se non è questo il momento”.

Sono fortunati ad avere Mr. Blengini come secondo allenatore?

“Credo proprio di si, Blengini gode della mia più umile stima. Ne  ho sempre sentito parlare bene ma adesso ho la conferma. Oggettivamente quest’anno ci sta dando qualcosa in più, credo anche rispetto a chi c’era prima di lui, possa dare ai giocatori  gli strumenti giusti per tornare ad essere i protagonisti”.

Andrea Semenzato con tutta la sua umiltà e voglia di giocare farà parte del sestetto pontino che omaggeranno la festa delle donne giocando  l’8 marzo fuori casa tra le mimose al Pala Banca contro Copra Piacenza. L’appuntamento con la Top Volley Latina sarà in diretta Lega Volley Channel alle 18.oo, donne e non solo, appassionati di Volley incollatevi allo schermo per tifare la nostra beniamina squadra.

 

 

Foto di Luigi Cardosi e Arianna Salpietro

 

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