Top Volley: stagione conclusa
di Marina Bassano –
Finita la stagione della Top Volley Latina, dopo la sconfitta in gara 3 di Domenica scorsa contro la LPR Piacenza.
Corsa all’Europa dunque che si arresta ai quarti per la formazione pontina, che ha ceduto a un avversario più attrezzato, lottando però fino alla fine.
I set di gara3 sono stati molto combattuti, come dimostrano i parziali, come era successo in gara 1 sempre al Palabanca. Gara 2 a Latina invece ha visto un’affermazione abbastanza netta degli emiliani.
Una stagione travagliata per la formazione di Bagnoli, dai due volti. Prima fase con al comando il tecnico Vincenzo Nacci, che ha guidato la squadra fino al 31 Ottobre, per il primo mese di campionato, in cui l’unico punto conquistato era stato quello del tie break perso con Ravenna. La squadra occupava l’ultimo posto in classifica e c’era bisogno di un cambiamento. E’ arrivato a Latina Daniele Bagnoli, un allenatore con un palmares importante, che ha saputo dare quella spinta che mancava, oltre ai risultati.
Nelle prime partite molti tie break, fino alla chiusura del girone d’andata. Qualche risultato pieno importante nel girone di ritorno, ha consentito alla squadra di arrivare a ridosso della zona playoff, mancata alla penultima giornata di regular season, con la pesante sconfitta a Vibo Valentia, che ha tolto parecchio entusiasmo e tagliato le gambe allo stato di forma della rosa (complice uno spostamento di date).
Da quella partita è arrivata un’altra sconfitta, inaspettata in casa con il fanalino di coda Milano, che ha costretto i pontini a ripartire dagli ottavi proprio contro la squadra di Luca Monti la serie dei playoff per il quinto posto che significavano appunto, la conquista dell’Europa per la prossima stagione.
Dopo aver perso gara1 c’è stata la rimonta, e il passaggio ai quarti con Piacenza. Il resto è storia attuale.
Fei si è rivelato essere il fulcro del gioco di Sottile, con score personali sempre alti, ma non supportato ad un adeguato livello dagli altri attaccanti di palla alta, che hanno faticato a trovare ritmo ed equilibrio nel corso della stagione, non aiutati da una ricezione altalenante. Variata spesso la diagonale degli attaccanti di posto 4, dove nè Maruotti, nè Klinkenberg, nè Penchev nè Ishikawa hanno garantito prestazioni costanti nelle fasi di ricezione e attacco.
La correlazione muro-difesa ha visto un notevole miglioramento sotto la gestione Bagnoli, con i centrali galvanizzati anche dall’essere chiamati più in causa in attacco verso il finale: 235 i muri messi a terra, e quarto posto occupato nel fondamentale. Ha latitato invece il servizio, la squadra ha chiuso ultima in classifica per numero di ace, statistica anomala per la storia del club, con sole 99 battute punto.