(S)guardi di donna
di Federico Svevo –
Spesso mi capita di incrociare gli sguardi delle donne, di ogni età e bellezza (quella esteriore, va bene, ma anche quella interiore che è un po’ più difficile da spiegare): anche oggi è successo. Penso sia naturale. Mi sorprendo però, ogni volta, su come possa la mente – la mia mente, purtroppo- arrivare a costruire una storia (sempre con un inizio, mai con una fine… ) semplicemente dopo uno sguardo, anche se non ricambiato: anzi quasi mai ricambiato.
Mi affascina pensare cosa si nasconda dietro quello sguardo: chi sei ? cosa fai ? con chi vivi ? qual è la tua storia ? chi eri ? cosa vorresti essere ? sei felice ? che farai stasera ? e domani ? Il tuo futuro: come lo immagini ? che tipo di donna sei ?
Capita tra un finestrino di una macchina ed un altro: ad un semaforo (magari sotto la pioggia… di sera, che è ancora più carico di mistero); oppure camminando di fretta tra fiumi di persone e sai che in quel momento- ma solo in quel momento – LEI alzerà gli occhi e guarderà distrattamente verso di te; capita in metro (in metro è più facile: siamo stipati nello stesso, limitato spazio, non c’è scampo per gli sguardi… viaggiano a velocità folli, carichi di elettricità e sensualità); o anche alla fermata di un bus: questa è la situazione più affascinante. LEI è sull’autobus e da dietro il finestrino incrocia il mio sguardo. E’ solo un attimo. Poi il mezzo si mette in moto e impercettibilmente il suo sguardo si muove insieme al suo viso, come se lo accompagnasse e … vola via. Però rimane come un fluido – so che lo capite – per qualche attimo, come a dire: “eri tu ?”
Qualche volta – insieme allo sguardo – si insinua una leggera piega sulle labbra che accennano come ad un sorriso… E le piccole, bellissime rughe che accompagnano le linee degli occhi, si arricciano su loro stesse… Sarebbe bello poter accarezzare quelle rughe e leggervi il passato ed il futuro e interpretarle, ma non c’è modo e tempo e spazio e …. niente. E’ già tutto svaporato insieme a quell’autobus.
In un passaggio irrancidito della mia vita, è successo. Tanti anni fa. C’è stato uno sguardo e lì c’è stato un inizio… La fine ancora non lo so.